6 July 2015
La seconda parte del Jobs Act entra nel vivo e porta una serie di importanti novità: il Governo, esercitando i poteri concessi con la delega contenuta nella L. 183/2014, ha approvato in via definitiva i decreti legislativi relativi al riordino delle tipologie contrattuali e alla ricongiunzione dei tempi di vita e lavoro.
È la seconda parte del disegno complessivo e innovativo contenuto nella succitata legge: dopo che è stato introdotto nel nostro ordinamento il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e la nuova disciplina della NASPI, prosegue così il disegno riformatore finalizzato ad ammodernare il mondo del lavoro per adeguarlo alle sfide del mercato.Tutto l’apparato normativo risulta modificato, in misura più o meno ampia, a seconda dei diversi istituti contrattuali trattati.
Vista la complessità della materia, MDA ha organizzato un ciclo di incontri per illustrare le novità introdotto dal Jobs Act – man mano che verranno pubblicate – e per comprendere meglio come cambierà per le aziende il rapporto con i propri dipendenti.
Dopo il primo seminario del 6 febbraio scorso, MDA propone un nuovo workshop, il 6 luglio 2015 alle ore 15.00 presso la propria sede a Palazzo Lybra a Marghera (via delle industrie 19/C), all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico VEGA. L’incontro sarà focalizzato sulle novità nella gestione del rapporto di lavoro alla luce dei decreti legislativi approvati l’11 giugno 2015.
Nello specifico, la nuova normativa si contraddistingue per caratteri di forte rottura rispetto a quella fin qui conosciuta ed utilizzata dalle aziende. Come sempre però occorre comprendere bene quanto c’è di propaganda e quanto di effettiva novità nei proclami che quotidianamente giungono dalla stampa
Risulta fortemente ridimensionato il co.co.pro nella versione conosciuta dopo la Riforma Biagi, ampliato il potere datoriale di modifica delle mansioni (c.d. Ius variandi) e nuovamente modificata la disciplina di vari istituti contrattuali (come il contratto a tempo determinato, il part time, l’apprendistato, il lavoro intermittente, il lavoro accessorio ecc.).