Dal 1° luglio 2018 è vietato pagare le retribuzioni in contanti
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03 Luglio 2018

Dal 1° luglio 2018 è vietato pagare le retribuzioni in contanti

di MDA
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Dal 1° luglio 2018, vietato pagare retribuzioni in contanti. Sanzioni per inosservanza. Eccezioni per servizi familiari e domestici.

Come previsto dall’art. 1, c. 910 – 914 della L. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018), a far data dal 1° luglio 2018 scatta il divieto per i datori di lavoro e per i committenti di corrispondere le retribuzioni e le relative anticipazioni a mezzo contanti: i pagamenti possono essere effettuati esclusivamente tramite bonifico, strumenti elettronici, versamento in contanti allo sportello bancario o postale, assegno.
Il divieto opera per qualunque tipologia di rapporto di lavoro subordinato, nonché per le collaborazioni coordinate e continuative e per i rapporti sociali instaurati dalle cooperative; non si applica invece alle PP.AA. ed ai rapporti di lavoro rientranti nell’ambito di applicazione dei contratti collettivi nazionali per gli addetti ai servizi familiari e domestici stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
La ratio della norma è chiaramente quella di tutelare il diritto dei lavoratori alla giusta retribuzione: a tale scopo la norma dispone espressamente che la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.
L’inosservanza del divieto comporta per il datore di lavoro o committente l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo variabile fra € 1.000,00 e € 5.000,00.

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