Corte di Giustizia su siti inquinati: no obbligo riparazione per proprietario incolpevole
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04 Marzo 2015

Corte di Giustizia su siti inquinati: no obbligo riparazione per proprietario incolpevole

di MDA
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È stata pubblicata ieri l’attesa pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Sentenza 4 marzo 2015, causa C-534/2013) sulla questione pregiudiziale sollevata dal Consiglio di Stato, in Adunanza plenaria, con riferimento agli obblighi del proprietario incolpevole in ordine alla messa in sicurezza ed alla bonifica di un sito inquinato. La Corte, aderendo all’orientamento maggioritario della […]

È stata pubblicata ieri l’attesa pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Sentenza 4 marzo 2015, causa C-534/2013) sulla questione pregiudiziale sollevata dal Consiglio di Stato, in Adunanza plenaria, con riferimento agli obblighi del proprietario incolpevole in ordine alla messa in sicurezza ed alla bonifica di un sito inquinato.

La Corte, aderendo all’orientamento maggioritario della giurisprudenza amministrativa nazionale, ha confermato che il proprietario di un’area inquinata, qualora non sia l’autore della contaminazione, non è tenuto ad adottare le misure di messa in sicurezza d’emergenza e di bonifica.

Tale soluzione interpretativa è stata ritenuta conforme all’ordinamento comunitario e, in particolare, al principio “chi inquina paga” sancito dell’art. 191 TFUE.

Presupposto essenziale per l’applicazione del regime di responsabilità istituito dalla Direttiva UE 2004/35 è l’individuazione di un soggetto che possa essere qualificato come responsabile della contaminazione, dovendo l’Amministrazione accertare il nesso di causalità tra il danno ambientale contestato e l’attività svolta dall’operatore.

Il proprietario incolpevole è dunque tenuto soltanto al rimborso delle spese relative agli interventi realizzati d’ufficio dall’Autorità competente, nel limite del valore di mercato del sito determinato dopo l’esecuzione di tali interventi.

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