Corte di cassazione: quando il cessionario dell’azienda è responsabile dei debiti

La Corte di Cassazione, in un caso di evidente abuso dello strumento della cessione aziendale, ha ritenuto applicabile la norma che prevede la responsabilità del cessionario/acquirente dei debiti della stessa in due ipotesi tradizionalmente escluse dall’ambito applicativo di detta disposizione (art. 2560, co. 2, c.c.), cioè: (1) nel caso in cui i debiti predetti, pur non risultando dalle scritture contabili, erano comunque conosciuti (nel caso di specie il socio unico e legale rappresentante della cedente era anche amministratore delegato della cessionaria); (2) anche qualora, in conseguenza di operazioni successive, cedente e cessionario venivano a coincidere (la società cedente era stata fusa per incorporazione dalla cessionaria). La pronuncia della Corte di Cassazione si iscrive così nel solco di un chiaro orientamento che cerca di porre un freno all’uso distorto di questo tipo di operazioni.